sabato 17 marzo 2012

THE LOOK OF THE WEEK

Parlando di plisse' mi viene subito in mente il famoso vestito bianco di Marylin Monroe, entrato nella storia del cinema per la celebre scena in cui un colpo d'aria che sale all'improvviso dalle grate della metropolitana, lo solleva lasciando la bionda diva di Hollywood a gambe scoperte... Ed è subito storia, così come storia è il plissè.
L'arte della plissettatura è un'arte antica e utilizzata da millenni; già per gli antichi egizi i vestiti plissettati erano considerati abiti pregiati, come dimostrano gli affreschi dei faraoni ritrovati nella valle dei re. Attraverso reperti e manoscritti conosciamo l'evoluzione della moda che caratterizzò il mondo egizio a partire dal Nuovo Regno (1552-1070 a.C. rca).  Ciò che caratterizza l'abito femminile è senza dubbio la plissettatura; "la gonna rigorosamente lunga per le donne è semitrasparente con un ampia svasatura sovrapposta da un altro gonnellino di stoffa più pesante che cade sopra il ginocchio anch'esso fittamente pieghettato". Il tessuto era principalmente lino e veniva impiegato con appositi  strumenti in legno e grazie all' azione dell'acqua e del sole creavano la pieghettatura a fisarmonica.
 Mariano Fortuny, che brevettò il proprio plissé nel 1909,  prese ispirazione dall'arte classica creando la tunica Delphos, e fu stilista per personaggi importanti quali Isadora Duncan, Eleonora Duse, Sarah Bernhardt, Peggy Guggenheim etc. Infine nella storia dell'alta moda altri due stilisti hanno dato il proprio nome a tipi di plissettatura, Madame Grés e Issey Miyake, la cui tecniche sono considerate uniche al mondo. Roberto Cappucci è stato un  mago di questa tecnica, creando abiti che sono stati esemplari di bellezza e perfezione, tanto da comparire in mostre e musei.
L'immagine delle gonne a pieghe rievoca un'immagine retrò che ritorna nelle collezioni della nuova stagione per un look anni cinquanta rivisitato e più sofisticato.  L'abito plissè è immortale come un paio di blue jeans e si fa portatore di una classicità che non passa mai di moda.
Il plissè, fonte di ispirazione per gli stilisti e visione d'incanto per noi donne,  e' un'arte che non conosce tempo, utilizzata da sempre e amata profondamente dalle ladies bon ton è un po' come un mondo antico dalla vena romantica portato sulle passerelle.

La prossima primavera-estate non farà certo sentire la mancanza di questo ritorno alla borghese eleganza, tante infatti le comparse sulle passerelle, fluttuanti,femminili e romantiche per eccellenza come l'abito in copertina che ha sfilato sulla passerella di Laura Biagiotti.
Personalmente trovo il plissè molto raffinato, femminile e delicato, specie nei colori chiari e neutri che hanno la capacita' di rendere bon ton qualsiasi abito.
La proposta di Biagiotti e' un trionfo di romanticismo e velata sensualita' e rappresenta la borghese eleganza tanto amata dalla stilista di casa nostra che con grande maestria e sartorialita' rende maestoso anche l'abito piu' semplice.
L'abito grigio di Alessia Crea (1) e'  leggero e lascia libero il corpo nel movimento unendo eleganza e comfort; e' una meraviglia di essenziale eleganza e di pura femminilita', le linee sono semplici ma d'effetto e colpiscono nel segno regalandoci un abito dalle linee geometriche ed essenziali che risultano nel contempo raffinate e sensuali grazie alle timide trasparenze che gli conferiscono grande classe. La designer Alessia Crea, nel 2010 ha vinto Next Generation, concorso rivolto ai designer under 30 e promosso dalla Camera Nazionale della Moda in collaborazione con la Camera di Commercio di Milano, e' sicuramente da tenere d'occhio perche' un talento come il suo non puo' che regalare grandi soddisfazioni. Le sue armi? Talento e tenacia unite ad una forte tradizione.
L'abito in plisse' e' sicuramente un tripudio di perbenismo borghese di cui si fa portatore il brand Chloe' che con le sue propose (2 e 6) esalta il dettaglio sartoriale che diventa cosi' escamotage per riadattare linee retro' rendendole moderne e mai noiose. Lo stile della donna Chloè è molto chic, ma con una nuova consapevolezza moderna che  incarna un nuovo concetto di stile romantico. I capi fluttuano leggeri e regalano alla donna che li indossa  una sensualità impalpabile e aerea, tipica dell'inconfondibile fascino francese.
L'abito nero di Krizia e' un trionfo di forma architettonica, perché il plissé non è solo perbenismo, ma l'unione perfetta di controllo ed energia. Un contrasto contemporaneo che rimanda a certe silhouette degli anni '50, quando Christian Dior con il suo New Look faceva la felicità delle signore, che dopo le austerità della guerra avevano voglia di frivolezza e spensieratezza. Quest'abito e' un creazione storica, un trionfo di pieghe e forma, unione di estro e artigiana manualita', di grazia e compostezza.
Il minidress di Roberto Cavalli (4) e' un trionfo di pieghe che danzano in morbide onde, un tripudio di maestosa eleganza evidenziata  dalla preziosita' barocca delle stampe e dei ricami.
L'incontro tra la linearità e la perfezione dell'abito di ispirazione Bauhaus e lo sfarzo barocco determina la silhouette della collezione che vede la donna di Cavalli sensuale, sontuosa e speciale.
Il vestito corto in seta con stampa floreale rivela fotogrammi di una stampa d'oro che rende la sera estremamente preziosa.
L'abito lungo (5) e' del brand tutto Made in Italy Au jour le jour ideato da Mirko Fontana e Diego Marquez che creano un abito versatile, dinamico e bon ton dai dettagli minimali senza tempo. La nuance vivida in forte contrasto col top nero, conferisce personalita', freschezza e contemporaneita' ad un abito altrimenti troppo semplice. La donna di Au jour le jour e' ironica e applica le nuove tendenze alla propria personalità, giocando con la moda senza prendersi troppo sul serio ma risultando cool in ogni momento della giornata.
E' quindi palese che moltissimi stilisti hanno ripreso e inserito nelle loro collezioni quest'arte antica chiamata plisse', creando un nuovo trend per l'estate 2012, ma cio' non stupisce affatto viste le ultime tendenze che volgono lo sguardo verso una donna retro' e iper femminile.
Gli stilisti di oggi ritornano a celebrare la classicita' che regala stile ad una donna di classe moderna ma fortemente attaccata alle tradizioni senza sembrare antica perche', come disse Yves Saint Laurent, un ottimo modello può proporsi alla moda anche per dieci anni e nel caso del plissè non c'è limite di tempo.

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