sabato 7 aprile 2012

THE LOOK OF THE WEEK

La gonna è l'indumento più usato dalle donne fin dall'antichità. Sia in Europa che in America, le gonne sono indossate come alternativa ai pantaloni. In certe occasioni di lavoro, le donne indossano di preferenza la gonna; questo può essere per vari motivi, ma più comunemente per rivendicare la loro femminilità in un ambiente lavorativo prettamente maschile, oppure per distinguersi dall'abbigliamento androgino che impone giacca e cravatta.
Il 12 febbraio del 1947, Dior lanciò la Linea Corolla che lo consacrò re indiscusso dell'alta moda. Fu la giornalista americana Carmel Snow a dare alla prima collezione di Dior il nome di New look : una collezione di corpetti, fianchi imbottiti e gonne a corolla al polpaccio.
Il New Look, che proponeva un modello di donna romantica con mise femminili e aristocratiche, è espressione di lusso, grazia, ed eleganza.
Le sue linee hanno determinato un rinnovamento nel modo di concepire l'abito in funzione della forma: la moda Anni '50 esalta la femminilità.
I capi più amati sono le gonne attillatissime in vita e scampanate all'orlo, a ruota o a palloncino; gli abiti, molto femminili, diventano fluidi  ed eleganti.
Trionfa lo stile sobrio e spigliato con tagli essenziali, linee semplici e sinuose.
Gli anni '50, l'epoca d'oro della moda, esaltano la figura femminile e le donne iniziano a mostrarsi in tutta la loro floridezza: c'è voglia di sentirsi vive ma soprattutto femminili.
La stessa voglia di femminilità è uno dei trend della prossima Primavera-Estate 2012, che vede protagonista questa ritrovata sinuosità primo simbolo della femminilità dallo stile retrò.
Questa stagione è un vero e proprio tributo a  una silhouette ben definita e iper femminile. Le linee sono semplici e geometriche e diventano sinonimo di una ritrovata e raffinata eleganza.
Come si abbina la gonna a ruota? Con un semplice top senza maniche, una maglietta a mezze maniche o una camicia bon ton, mentre ai vostri piedi rigorosamente scarpe con tacco vertiginoso o zeppa. Vietate le ultra flat.
Chicchissimo l'abbinamento-contrasto di N.21  (in copertina) che abbina la camicia di tessuto oxford azzurro, archetipo dell'abbigliamento formale maschile, alla gonna che si arricchisce di ricami con piume di paillettes per esaltare questo grande binomio di androginia unita ad un iper femminilità. Lo stile di Alessandro Dell'Acqua è ingegnosamente glamour, inappuntabile nelle linee e trasgressivo nei dettagli; maschile per ispirazione ma iper femminile per aspirazione.
N.21 inserisce una nuova vena di sensualità, a prima vista antitetica, in realtà modernissima.
Seria, elegante e bon ton la gonna in seta color rame abbinata alla camicia e micro pull (1), sempre di N.21, che dà vita e calore a quest'estetica formale, ironica e piena d'intelligenza. Tagli, silhouette e particolari vengono così ripensati da capo per dare corpo e sostanza a un glamour sexy, disinvolto e raffinato.
Zac Posen (2), fa rivivere nelle sue sensualissime silhouettes la tipica sartorialità anni '50. La silhouette prende vita sul cocktail dress con gonna a ruota,  dalla forma dritta e sartoriale, emanando una sensualità elegante e raffinata. Il punto vita diventa il protagonista di una donna sinuosa e perfetta in un abito di gran classe e dalle linee couturier. Lo stilista rende omaggio a Dior ricreando un New Look contemporaneo:  l'abito dall'ampia gonna mette in evidenza il punto vita riportandoci indietro nel tempo. Perfetta la collana importante su collo e decoltè nudi.
Albino (3) ci presenta una donna limpida, pulita ed essenziale; il fil rouge è il surrealismo e le sue tecniche espressive, la ricerca e il gioco di volumi architettonici che rendono la figura femminile innocente, costante dello stile Albino. Le linee sono pure ed essenziali, i volumi misurati e il gioco di texture diverse completano l'outfit rendendolo aereo e leggero. Una sartorialità precisa e preziosa, quella del giovane stilista romano, animata da asimmetrie accese ed interessanti squilibri nei volumi e nelle silhouette che si accorciano nel micro bolero o si allungano al ginocchio nella gonna di tulle.
Alcuni strizza l'occhio agli anni '50, portando avanti quella femminilità ricercata e un po' retrò tipica di quegli anni.
La gonna alta in vita con stampe vagamente animalier, abbinata alla camicia ultra slim (4) di iblues, suggerisce un nuovo modo di essere sensuale e femminile, accattivante per forme e tagli. Il look è pensato per una donna curiosa e audace che presta attenzione al mondo della moda e del design, che sa cogliere i trend del momento per osare e giocare col proprio look.
Il mood è bon ton ma con un pizzico di aggressività dosata sapientemente per creare una nuova e più fresca eleganza.
Il completo color avorio è di Coco Chanel (5), creatrice di uno stile chic e disinvolto che ha ottenuto il massimo successo nel 1954 con il mitico tailleur in tweed e la gonna che copre il ginocchio. Da allora il tailleur Chanel ha sempre quella forma "understated" che lo rende riconoscibile: molto chic, molto snob. Lo stile è grafico e totalmente moderno e rende Chanel costantemente al passo con la contemporaneità pur mantenendo i suoi canoni classici.
L'outfit dai colori neutri e dall'allure romantica è di Alessia Crea (6); il completo è delicato e sobrio grazie anche al tessuto fluido e leggiadro che lascia il corpo libero nei movimenti, unendo eleganza e comfort, connubio amato dalla Crea per una donna sognatrice ma al contempo pragmatica.
Il mini abito di Alexander McQueen (7) color cipria è una deliziosa variante della gonna a ruota ma che ne rispetta pienamente la linea femminile ed elegante. L'ispirazione è comunque iper femminile e ne risalta la donna come romantico oggetto del desiderio.
La micro gonna bianca in tessuto rigido (8) è del giovane astro nascente della moda, Cristina Miraldi; la forma è decisa e strutturata ed il colore bianco sussurra un'eleganza understated. L'outfit non è mai banale seppur semplice: si gioca sui tessuti e sulle trasparenze, la gonna con piccoli dettagli volatili si abbina magistralmente alla semplicità della maglia che ricorda vagamente gli abiti in lino stesi al sole nel prato della nonna.

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