sabato 7 aprile 2012

MAXIMILIAN LINZ: PRESS FOR SUCCESS


Sfogliando riviste e cliccando quà e là su internet alla ricerca di nuovi trend o collezioni da visionare, mi sono posta una domanda: ma come fa uno stilista, dal nulla, a diventare quello che è? Come riesce a farsi strada e a distinguersi in mezzo agli altri designers? Qual'è la chiave del successo? Insomma più ci pensavo e più la risposta si faceva chiaramente strada nella mia mente; ma certo…così come dietro ad un grande uomo c'è una grande donna, ovviamente dietro un grande stilista c'è un grande ufficio stampa!
Ed è così che ho pensato di passare una mezza giornata ed intervistare uno degli uffici stampa più rinomati di Milano, proprio per cercare di capire e mettere in risalto il più importante progetto che si nasconde dietro il successo di un brand.
La mia scelta è ricaduta sull'agenzia "Maximilian Linz" perchè,oltre ad avere un'ottima scelta basata su brand esclusivi e di nicchia, ha un team dalle doti relazionali e comunicative migliori di qualsiasi altra agenzia di Milano. Quindi ho deciso di chiamarli e, come mi aspettavo,sono stata accolta a braccia aperte....come fossi una di famiglia.

Questa è la storia di giovane sognatore che ha precorso i tempi decidendo di aprire un'agenzia che unisse i talenti internazionali del mondo della moda e diventando così la più importante agenzia di comunicazione di Milano, vista anche come trampolino di lancio per i migliori designers.
Maximilian Linz, il giovane e talentuoso titolare dell'omonima agenzia, nasce a Rio De Janeiro il 10 giugno 1972 crescendo in una famiglia dalle forti tradizioni italiane; nel 1990 si trasferisce a Milano con la semplice intenzione di vivere appieno le profonde radici del nostro belpaese. Il destino però lo porta a trasferirsi in una città dove, ovunque, si respira moda e la vita notturna diventa un salotto d'incontri per parrucchieri, make-up artists e creativi che si ritrovano insieme nei posti più glamour di Milano. L'idea iniziale di trovare semplicemente le proprie radici si trasforma in un più ambizioso progetto, e quello che all'inizio poteva sembrare troppo pretenzioso, diventa una realtà possibile; la passione per la moda è diventata il fil rouge tra il sogno di un bambino e la nuova vita modaiola milanese. Maximilian ha ceciso così di unire la sensibilità per la moda alla forte predisposizione alla comunicazione dando inizio al percorso professionale di uno dei public relator più talentuosi e innovatori d'Italia. Inizia come assistente alle comunicazioni per un'agenzia, per poi ricoprire, per cinque anni, il ruolo di direttore alla comunicazione per Dquared.
Nel 1999 si sente pronto a volare e dar vita alle sue ambizioni dal sapore avant-garde e,  da solo, decide di aprire la propria agenzia con l'intento di unire i talenti emergenti internazionali, precorrendo evidentemente i tempi, dal momento che all'epoca non esisteva ancora niente del genere; allora il Made in Italy era fatto solo di prodotto e design, in virtù della globalizzazione e la comunicazione non aveva il peso che ha ora, che invece è ovunque e dà continuità e visibilità al design internazionale.
Grazie alla sua visione futuristica sulla fashion comunication e grazie all'esperienza sul campo, si è guadagnato la laurea honoris causa dalla prestigiosa scuola di moda milanese Domus Academy dove Maximilian Linz è docente e project leader in fashion comunication and events all'interno del master in fashion management diretta da Annagemma Lascari.
La ciliegina sulla torta delle referenze professionali è il conferimento di consulente alla comunicazione per la Camera della Moda per il progetto incubatore della moda: insomma, un uomo da un curriculum di tutto rispetto.
Ovviamente ci sono voluti 10 anni per concretizzare quello che era solo una visione iniziale, ma ora è il momento della realizzazione del sogno, ora la comunicazione è finalmente il cuore del brand, la pura essenza di un designer che taglia e cuce creatività senza il compromesso col business. È qui che l'agenzia di pubbliche relazioni arriva, dove pulsa il cuore creativo e lo trasforma da bozzolo grezzo a bellissimo fiore; un'agenzia di comunicazione diventa, quindi,  l'anima di un cervello creativo senza il quale non puoi esistere.
Ecco perchè ho voluto passare una giornata nell'agenzia di pubbliche relazioni Maximilian Linz: per capire come nasce l'idea ed il progetto comunicativo di un brand, come passano la giornata, ma soprattutto chi  è " la grande donna dietro al grande uomo", scoprendo una grande passione ma soprattutto una grande famiglia.

Maximilian, come nasce l'idea di un ufficio stampa visto come supporto al  lavoro di uno stilista?

Il lavoro dell'agenzia di stampa nasce per fare da spalla al 100% agli stilisti e dar loro maggiore visibilità attraverso una rete di contatti ben collaudata; il progetto non è solo rivolto alla stampa ma visto nel senso più ampio della comunicazione, co e i. Ari head hunters che fanno accedere lo stilista a consulenze stile, licensing ecc...
Ovviamente le strategie vengono definite man mano e variano da stilista a stilista; si parte dalla creazione eventi fino ad arrivare a tante micro strategie che partono da quella più generica per una maggiore visibilità, ad una più mirata per ottenere risultati prolungati, stagionali e mantenere vivo il rapporto.
Per esempio, si crea un progetto speciale partendo da un modello esistente al fine di crearne uno più particolare e mirato per una determinata celebrity; per esempio ad una scarpa di Gaetano Perrone, abbiamo aggiunto le piume e dato una forte personalità alla scarpa cambiando il colore che da nero è diventato rosso fuoco. Questa scarpa è la famosa "Dita Von Teese". Insomma si creano delle chicche per alimentare la curiosità!


In base a che criteri viene scelto uno stilista della Maximilian Linz?

Gli stilisti vengono scelti da me personalmente. Il criterio di scelta è creatività unita a prodotto, design rafforzato dalla manifattura: la chiave è il perfetto equilibrio tra questi elementi.

Come li trovi?

Mi cercano loro! Si identificano in un obiettivo in comune vedendo i lavori svolti per i competitors...e poi è tutta questione di alchimia e feeling.
A volte capita che debba dire di no....

Qual'è la parte piú divertente di questo lavoro?

La strategia di comunicazione: i momenti dei lanci di collezione, le sfilate, gli eventi.
Ma anche lo scouting, la ricerca di nuovi talenti con tutto ciò che ne comporta, come l'analisi delle collezioni ed il lancio di un brand partendo completamente da zero.

Allora qual'è la tua più grande soddisfazione?


Vedere che talenti in cui ho creduto sono diventati punti di riferimento per la moda internazionale, come Dsquared, Alexis Mabille e Francesco Scognamiglio insieme a Chicca Lualdi tra le ultime.


Scegli personalmente il personale? In base a che criteri?

Il personale è direttamente filtrato da un head hunter esterno. La cosa fondamentale e' risolvere le problematiche del mio staff. L'affiatamento dello staff e' essenziale.
Quindi sono il punto di riferimento per i miei collaboratori, il rapporto diventa di affetto e rispetto come in una famiglia, il rapporto creato è quello di una formalità molto understated, unita ad un forte legame una grande attenzione ai loro bisogni perchè credo che chi lavori in un ambiente di affiatamento e serenità lavori meglio.

Che cosa diresti ad un giovane che aspira a lavorare per un ufficio stampa?

Sicuramente deve avere come indole naturale disciplina, buon senso, buongusto e riservatezza; le lingue sono alla base di un ottimo inizio, il tutto miscelato a grande forza di volontà nel raggiungere i propri obiettivi.

L'ambiente famigliare e di totale armonia unita ad una grande professionalità evidente, mi hanno spinto ad intervistare anche il team della Maximilian Linz. Ho sentito un forte senso di rispetto e di unione verso un unico obiettivo; mi sono ritrovata davanti una giovane squadra di talenti diversi: Ivano, il giovane bello e brillante pr dal talento creativo, Serena, la pragmatica dalle grandi doti comunicazionali, Alice, la sognatrice, nel paese delle Meraviglie della moda, sua grande passione, ed infine Francesca, rigorosa organizzatrice che gestisce e tiene in ordine lo showroom. Insomma un insieme di elementi che si completano ed insieme costituiscono il cuore dell'agenzia.

Ragazzi, come si svolge la giornata tipo in un ufficio stampa?

Innanzitutto, ognuno ha le proprie mansioni: noi siamo molto eclettici e ci intercambiamo e completiamo allo stesso tempo.
Serena si occupa dei comunicati stampa, Ivano produce il placement, Alice si interfaccia con i bloggers e Francesca organizza lo showroom ma siamo assolutamente intercambiabili e comunichiamo molto tra di noi; il segreto è proprio questo, il che ci permette di lavorare meglio.
Insomma qui c'è tanto da fare, i telefoni squillano continuamente, ogni giorno ci sono appuntamenti con gli stylist e se non si crea un ottimo lavoro di squadra, il progetto non parte e se non parte, non esiste progetto.
Il progetto parte sempre da Serena che chiede i materiali per poi costruire insieme alla squadra, l'immagine del brand, costruire o perfezionare il suo comunicato stampa per la comunicazione della philosophy ed il mood aziendale; si crea una sinergia tra lo stilista ed i ragazzi dell'agenzia che creano insieme un legame intenso che fà da ponte tra il designer e i media per poi arrivare direttamente alle persone.

Questo lavoro è più cuore o ragione?

Ivano, il veterano e occhio creativo dell'agenzia, risponde subito: "Cuore, perchè l'ho scelto e perchè è una mia passione da sempre, inoltre è un lavoro che impegna molto, quindi o lo fai perchè ti piace oppure scegli di fare altro."
Serena, occhio e mente concreti, risponde: “Ragione, perchè quello che faccio io è più basato sul  planning e sull'organizzazione”.
Alice, la piccola sognatrice innamorata di moda, dice: “Cuore, perchè sono appassionata di moda (e si vede perchè parla con gli occhi sognanti e passionali di una giovane innamorata ed è di una tenerezza incredibile) ed essendo fashion designer, conosco e capisco tutto il duro lavoro ed i processi che ci sono dietro ad una collezione”.


Ragazzi, sembrate molto uniti: come si crea una squadra vincente?


Ognuno ha compiti ben definiti ed assegnati da Maximilian e tra di noi cerchiamo di comunicare e rispettare le esigenze reciproche, inoltre sappiamo che abbiamo uno scopo comune e questo è il nostro punto di forza: l'unione e il gioco di squadra; inoltre mettiamo innanzi a tutto le esigenze del cliente e siamo fieri e consci della nostra competenza e questo ci porta ad avere poche incomprensioni.

Quali sono le caratteristiche per diventare un buon pr?

La passione per la moda unita ad una naturale propensione e attitudine alla comunicazione che non acquisisci  con l'esperienza ma è innata, l'esperienza riesce solo ad affinare un talento naturale. Inoltre bisogna essere sagaci e avere buone doti di cool hunting, cioè il saper prevedere le future tendenze.

Come descrivereste il rapporto tra designers e press office?

Varia a seconda del designer: c'e chi si affida totalmente a noi e chi, invece, preferisce gestire il marchio da se'.
Spesso diventa un rapporto di reciproca amicizia e fiducia, spesso diventiamo quasi una figura tutoriale che ti prende per mano al fine di farti crescere e migliorare.

Il rapporto con i giornalisti com'è?

C'e un rapporto di reciproca dipendenza, l'uno non vive senza l'altro.
Il rapporto con le testate giornalistiche è ottimo, inoltre non abbiamo bisogno di pressare e spingere i nostri designers, perchè i media conoscono la nostra professionalità e competenza nel scegliere i brand che rappresentiamo.

Che cosa direste ad un giovane che aspira a lavorare per un ufficio stampa?

Parti da uno stage, esegui anche i compiti più semplici che ti vengono assegnati, abbi umiltà perchè questo ti temprerà il carattere e ti formerà a livello professionale: non partire subito con grandi pretese ma prosegui lentamente sul tuo cammino, avendo ben definita la tua meta. Specializzati e fai crescere il tuo lato creativo, scrivi e leggi tanto perchè la lettura e la scrittura sono le basi per un'ottima comunicazione: affina questi strumenti che ti serviranno per combattere.

Alla fine di questa giornata me ne sono tornata a casa con una nuova consapevolezza, e cioè che non esiste comunicazione senza moda e non esiste moda senza comunicazione.
L'una non può fare a meno dell'altra per crescere; ma soprattutto, ho imparato che la moda non è solo quel mondo competitivo che ti presentano: la moda può diventare una famiglia unita a collaborare per un unico scopo, quello di far diventare grande un designer giovane e sognatore, con in tasca ago, filo e tanti sogni.
Il Team
 
Maximilian Linz

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