domenica 26 febbraio 2012

THE LOOK OF THE WEEK


Oggi il mio articolo sarà al contrario: partirò descrivendovi gli abiti, che sempre vogliono dare suggerimenti di trend di stagione, per poi lasciarvi godere un po' della storia di questa grande donna alla quale gli outfit si ispirano liberamente, anche se i trends di questa stagione volgono in altre direzioni, ma che vuole essere una celebrazione allo stile e alla grande donna che era Zelda Kaplan.
Zelda docet e quindi parola d'ordine colore! Amiamo i colori sgargianti che ci fanno venire voglia di cantare e ballare sotto il sole mentre respiriamo quell'aria fresca e appena riscaldata dal timido sole dopo un inverno rigido. Amiamo i colori che ci regalano gioia e voglia di vivere.
In copertina spicca l'abito vagamente tribale di Laura Biagiotti, il cui abbinamento di colore accenna al nuovo trend della primavera, l'abbinamento del corallo e del sabbia. La forma ricorda l'unione affascinante di due mondi: l'Oriente e l'Occidente mescolate nelle lunghezze asimmetriche dei kaftani in maglia e con le maniche alate che regalano all'abito un'allure elegantemente etnica.
Il pantalone, in un croccante cotone bianco e dal rigoroso taglio maschile, mitiga l'esuberanza della camicia in seta dal sapore elegantemente etnico di Roberto Musso (1) e ci rimandano dalla tela alla passerella regalandoci il tratto fresco dei tessuti dipinti a mano che rifioriscono nelle stampe in un'esplosione di fantasia con macchie di colore decise che ricordano l'astrattismo dei dipinti su tela bianca.
Lo stile di Marc Jacobs non e' mai stato ordinario e ogni suo abito lo dimostra senza eccezione alcuna. L'abito azzurro (2) in tessuto lucido e trasparente non ha nulla di ordinario, anzi rimanda ad una ragazza dall'aria e dal gusto retrò, che ama giocare con strass e luccichii e che ama divertirsi passando da un party all'altro e bevendo champagne con le amiche. Il fazzoletto in testa la rende elegantemente irriverente.
L'abito di Albino (3) riflette la filosofia sartoriale che si forma alla scuola dei grandi sarti francesi, con influenze di demi-couture fatta di pezzi scultorei molto rifiniti nei dettagli. I tessuti sono il punto di partenza di ogni collezione: lo stilista ama le stoffe corpose, adatte a costruzioni e decostruzioni che trasformano il capo sotto le mani esperte dello scultore artigiano. La moda di Albino è contemporanea nella pulizia del design ed è il maximum exemplum di connubio tra esclusività del "Made in Italy" e la tipica allure Parigina.
Gli occhiali ricordano l'eccentricita' dell'amata Zelda.
Una donna libera, sensuale e determinata è la nuova donna di Ferrè che trasforma l'essenza sartoriale e la linea geometrica in una dimensione ad alto potenziale di fascino e seduzione. Il risultato lo vediamo nell'abito viola (4) che  vuole una donna dallo stile moderno e decisamente esuberante; focalizzato sull'equilibrio impeccabile tra colore e  materia, diventa la mise perfetta per rappresentare la nuova femminilità contemporanea.
Le scarpe impazzano di colori intensi, come le stiletto in vernice di YSL (5); di sapori etnici dallo stile bollywood, come le pump di Christian Louboutin (6) e di elegante esuberanza come il sandalo di Renè Caovilla (7); sono tutte un inno alla gioia di vivere di Zelda che tanto amava i colori sgargianti.
Gli occhiali sono di Roberto Cavalli (8 e 9) e di Guess (10) e da sempre l'accessorio in assoluto piu' amato e piu' usato da questa grande icona che ne ha fatto un must  nonche' segno distintivo del suo stile....eh gia' perche' appena si nomina "the Amazing Zelda" subito ci viene in mente quell'amabile anziana donnina che nascondeva il suo dolcissimo sorriso dietro gli immancabili occhialoni....
E allora addio dolce Zelda!
Mitica Zelda Kaplan, soprannominata "the Amazing Zelda" nel 2003 dal New York Times, che ci ha lasciato accasciandosi al suolo nel mezzo di una sfilata, all'improvviso e serenamente come se avesse voluto esaudire l'ultimo desiderio di assistere ad una sfilata....e chissa' qual'e' stato l'ultimo abito che i suoi occhi stanchi e innamorati di moda hanno ammirato...
Morte con stile per Zelda Kaplan, una delle più fedeli fashioniste e icona unica nel mondo della moda con i suoi colori e la sua voglia di vivere, meravigliosa creatura di un mondo dove tutto e' possibile, dove gli abiti diventano fatati e ti fanno sognare.....
La fashion icon Zelda Kaplan, spesso fotografata alle più importanti sfilate del mondo, non perdeva da anni un defilé, sempre in prima fila, con i suoi 95 anni compiuti! Soprannominata la "it girl" di New York, ha sfoggiato outfit azzardati e all'avanguardia, bizzarri e coloratissimi, creandosi uno stile al quale e' rimasta fedele negli anni, senza farsi influenzare da tendenze passeggere e troppo frivole.
Una vita ricca di eventi mondani e feste che hanno trasformato la sua avanzata età in una nuova giovinezza ricca di champagne e risate.
Insomma " la nottambula anziana piu' amata di New York" ( New York Times) era un'amabile ragazzina che ha dettato legge con il suo stile dagli abiti e turbanti sgargianti e coloratissimi e con i grossi occhialoni, irrinunciabile must, che rispecchiavano degnamente la sua vivace personalità.
Vera e propria ispiratrice dei trend della moda, protagonista indiscussa del blog Ari Cohen's Advanced Style, nota piazza d'incontro virtuale delle migliori fashioniste negli anni '70, '80 e '90, Zelda e' deceduta nel luogo che amava di piu'. E non poteva essere altrimenti,
Ma Zelda non solo è stata ispiratrice di trend e protagonista di blog dedicati alla moda: era una grande donna impegnata nel sociale ed attiva da anni nella difesa dei diritti delle donne in Africa. Nel 1995 parlava ai villaggi del sudafrica sul controllo delle nascite ed innumerevoli sono i suoi viaggi e sforzi per battersi contro le mutazioni genitali femminili nei villaggi africani di paesi quali Nigeria, Ghana ed Etiopia. Ha lottato anche in favore del diritto ereditario delle donne. Insomma una vera donna di battaglia e filogina che amava usare il suo fascino per aiutare le donne meno fortunate.
Diceva sempre che era importante interessarsi al mondo più che a se stessi e con la sua vita e' stata vera ambasciatrice del suo pensiero, dedicandosi piu' agli altri che a se stessa, altro che icona di stile, lei era molto di piu' era icona di vita!
E' stata fonte di ispirazione per le donne di tutto il mondo, da una parte quello privilegiato e festaiolo, dall'altra quello povero ma che amava profondamente tanto da diventare fonte di ispirazione per uno stile ormai radicato nella sua anima, perche' si sa', l'Africa ti ruba il cuore e l'anima...e diventa parte del tuo essere.



Nessun commento:

Posta un commento